mercoledì 31 dicembre 2014

Buona fine e buon inizio !!!


Questo è stato l’anno della svolta.
Alcuni forse l’hanno già avuto, altri magari no, ma per quanto mi riguarda, credo di aver appreso più cose in questo ultimo anno che in tutti i miei 25 anni di vita. Quasi ventisei in realtà.
Non so bene come spiegarlo, ma spero di riuscire a farlo con le prossime righe che scriverò.

In un anno possono succedere poche o tante cose, ma non possiamo controllare tutto.
Mentre si fa il proprio dovere infatti, accadono cose che volenti o nolenti, non dipendono da noi. Sono quei momenti che ci fanno provare nuove emozioni e scariche di energia mai sperimentate prima. Proprio perché nuove spaventano, ma ci danno anche quella forza in più di cui abbiamo bisogno per andare avanti e fare nuovi progetti. Anche se pensiamo che il pianto generi sempre la stessa tristezza, sbagliamo. Così come un sorriso non sarà mai portatore della stessa felicità. Ogni emozione genererà sempre sensazioni diverse, perché tutto cambierà in base a ciò che stiamo vivendo in quel dato momento.

Questo è stato l’anno della svolta, almeno per me, perché nonostante abbia vissuto nuovamente un vuoto, l’ho saputo colmare con dell’affetto sincero. Ho capito che nonostante in questa vita ci sia la FINE…nelle relazioni, nei progetti o anche più semplicemente nei viaggi… questo porterà con sé sempre e comunque un INIZIO. 
Ho detto fine tante volte in questo anno che mi sono ripromessa di farle diventare tutti nuovi inizi.
Così, anche se lo avranno detto milioni di scrittori…vi auguro un anno pieno di INIZI e che siano coraggiosi, pazzi, coinvolgenti e stimolanti. Soprattutto iniziate sempre tutto con il sorriso, non porterà la pace nel mondo, ma la porterà dentro di voi.

Auguri e speriamo di svegliarci senza sbronza!

xoxo Andrea


mercoledì 3 dicembre 2014

Il segreto di Victoria

Se qualcuno osa dirmi che ancora non ha visto le foto della stra-famosa sfilata di Victoria’s Secret, vedrò di trattenere una sonora risata.
In pratica a questo turno, ci hanno fatto seguire l’evento sin dal principio. Ossia dalla partenza con un modestissimo jet privato.
Dunque, ricapitolando, il lunedì mattina ti svegli, ancora un po’ abbacchiata dai sintomi di un’influenza che ti ha colpito nel week end, apri i social che vuoi e sbam. Carrellata di bionde, more e tacchi vertiginosi in procinto di salire sul jet sopracitato. Bene, guardi la tua camicia di pile a quadri e prepari la moka del caffè. La giornata passa tranquilla, loro fanno le prove generali e tu stiri.
Cala il sole, arriva la sera e un nuovo giorno inizia. Il malessere del giorno prima è scemato, ma non mancano foto di splendide -e non lo dico con cinismo, per carità- modelle che fanno il conto alla rovescia per quella che viene considerato l’evento dell'anno.  Giusto un inciso, a Vienna, quasi nello stesso momento sfilava Chanel. Passa un altro giorno fra impegni vari e una volta tornata a casa, ci si stende sul divano e ancora sbam,. Foto della sfilata.
Ora non farò una filippica su anoressia-photoshop&co. Perché non serve, ma vorrei riassumere in breve tutto ciò che passa per la testa a una ragazza mentre vede le più belle donne del pianeta sfilare in lingerie e ali gigantesche, con la stessa naturalezza con cui voi andate a fare la spesa il sabato pomeriggio.
Vagamente, a random, il flusso di coscienza è questo : “Merda, lo sapevo che avrei dovuto iniziare la dieta a settembre! - Secondo me hanno abbondato con il conturing su quelle pance! - Domani vado a iscrivermi in palestra. -Va bene le ali fanno coreografia, ma precisamente tutti quei ninnoli a mo’ di catene, come li gestisco in un eventuale randez-vous? -Guarda come sono fiere in mutande e reggiseno, io al limite sono abbastanza sicura di me con un vestito e un rossetto nuovo. -Domani prenoto taglio e piega. -Spero qualcuno faccia un tutorial su quel body, bello è bello, ma secondo me una volta messo, non ne esci. -Cioè loro sono modelle, sono le trasposizioni platoniche di noi stesse in un mondo parallelo. Guarda che esistono davvero. Merda.” SI è fatta una certa e vai a dormire.
Arriva l’alba del terzo giorno e secondo voi, quanti sono i buoni propositi mantenuti!!? Insomma ai trecentomila complimenti che svolazzano sui profili privati delle top model, corrispondono esattamente lo stesso numero di paturnie nostre. Ma l’importante è prenderla con filosofia, no?
“Nella botte piccola c’è il vino buono, poi almeno io sono simpatica.” Continua a ripeterlo Andrea dai.


xoxo Andrea

Img: fashionblog.it; panorama.it; tustyle.it; magazinedelledonne.com







giovedì 4 settembre 2014

La battaglia del Buongiorno

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Alzarsi presto la mattina.


Non una delle cose che amo di più. Ogni tanto però è necessario svegliarsi presto per una commissione, una visita o magari DEVI andare a trovare una tua amica che ha iniziato a lavorare in un bar. 

Scivolo dal letto, un leggins e una felpa, apro poco le serrande, un goccio di acqua prima di andare via, le chiavi nella serratura e scendo in garage. La macchina è fredda e sbuffa, arrivo all'uscita della via e si inizia con il primo shock della giornata: attesa interminabile prima di immettersi in strada. Si parte. Quando all'incrocio successivo chi avrebbe dovuto non mi da la precedenza, scatta il clacson compulsivo. Insomma ancora non ho né caffè né cibo in circolo, in qualche modo mi devo sfogare. 

Arrivo al bar, oggi è giorno di mercato, bene. In giro sembra non ci sia nessuno, ma i parcheggi sono tutti pieni. Inizia la caccia...dopo vari giri in tondo, lo trovo. Appena scendo, vengo avvicinata subito da una macchina, si abbassa il finestrino e un viso dal sorriso compassionevole chiede: ESCE?. Ma voglio dire...sono appena uscita dalla macchina!

Così guardando per terra per evitare altri tipi di contatto umano, arrivo al banco dove un sorriso e un "ciao amica!" mi fanno tornare serena. Afferro la brioche e poco dopo il mio cappuccino è pronto...approfitto della calma per prendere un giornale. Lo leggo, lo sfoglio sia in senso orario che antiorario. Mi piace infastidire quelli della - guerra del giornale-. SI proprio loro, o tu, o quelli che appena arrivano al bar iniziano a scandagliare il locale alla ricerca di un quotidiano e non appena vedono che lo chiudi si sfrecciano al tavolo chidendo: posso? Se non altro c'è ancora chi lo chiede, perchè ci sono anche quelli che facendo finta di niente te lo sfilano da sotto gli occhi. Dicevo, almeno c'è chi te lo chiede cortesemente poi se questo è anche un bel ragazzo, beh che dire... Buongiorno.

Pago e esco dal bar. Nel tragitto per arrivare alla macchina: scusi esce?la macchina è qui vicino? Penso -Ho appena fatto colazione, lasciatemi in pace-, ma dico -Si guardi proprio là infondo-. Solo che là in fondo c'è un'altra macchina ferma non-si-sa-mai-che-esca-qualcuno. Insomma se la vedranno loro, solo che per uscire ci metto un'infinità perchè si è appena aperta la battaglia -Io non mi muovo, questo posto è mio-. Riesco ad uscire. 


Vado a fare un po' di spesa, il che vuol dire prima delle 9, entrare in territorio di nonne e signore pronte per la nuova stagione di Tutti pazzi per la spesa. Sono abbastanza fortunata e nel giro di poco sbrigo tutto, torno a casa alle mie cose. 


Mi viene da pensare...Si, questa vita è una battaglia che inizia a colazione! Buonagiornata!


Andrea